Sanremo sessista? Giorgia non ha dubbi: “Mi sento di dire che…”

Dopo il largo podio prettamente maschile, ci si chiede se Sanremo non si diventato anche una questione di genere. Così ci pensa Giorgia a dire come stanno effettivamente le cose. 

Se l’anno scorso tra Mahmood e Blanco e Gianni Morandi si è piazzata seconda Elisa, quest’anno nella top five non c’è stato spazio per una donna: tra Tananai, Ultimo, Mr Rain, Lazza e Marco Mengoni, insomma, le cantanti donne in gara sono state in parte oscurate, tant’è che lo stesso Mengoni, vincitore del Festival, ha dedicato il suo premio alle artiste e ai loro pezzi fortissimi.

Piano americano Giorgia
Giorgia a Sanremo (NewNotizie/ foto Instagram @giorgiaofficial)

In sesta posizione, infatti, troviamo Giorgia seguita subito dopo da Madame, mentre Elodie è arrivata “solo” nona, per non parlare di Anna Oxa in venticinquesima posizione. Ma davvero Sanremo è diventato sessista o si tratta di una polemica sterile? A rispondere è stata la stessa Giorgia che ha così fugato ogni dubbio in merito.

Prima del Festiva, infatti, la cantante aveva detto chiaramente come non si aspettasse nulla dalla gara, insomma per lei – dopo più di vent’anni lontana dal Festival – non era importante vincere, ma fare solo quello che sa fare più che bene, ovvero cantare. Ma a prescindere dalle sue aspettative personali, Giorgia crede che la dedica di Marco Mengoni sia solo una bella dedica e niente di più.

Non si tratta di una questione di genere sollevata quasi alle 3 di notte, quando avrebbe potuto vincere perfino Povia pur di porre fine alla lunga serata della finale. “Riguardo al discorso sulla mancanza di donne mi sento di dire però che si tratta di cicli storici”, ha specificato infatti Giorgia intervistata da ‘La Stampa’. “Il problema riguarda le canzoni e non il genere. O almeno io credo sia così”, insomma se le donne non hanno convinto è stato più per le canzoni che non per la loro credibilità o potenza sul palco che resta indiscussa.

Sanremo e le donne: una storia complicata?

Partiamo però dalla conduzione del Festival di Sanremo che indubbiamente è legata a volti maschili e a presentatori di un certo calibro che si sono sempre fatti accompagnare sul palco da vallette prima e co-conduttrici dopo interscambiabili. In questo caso, insomma, la presenza femminile è sempre stato un gradevole contorno e nulla di più.

Primo piano Elisa e Giorgia
Elisa e Giorgia Sanremo 2001 (NewNotizie/ foto Instagram @instaicons.it)

Dopo le prime conduzioni nel 1961 a Lilli Lembo e nel 1978 a Maria Giovanna Elmi, solo nel 1986 la conduzione è stata riaffidata a una donna. Loretta Goggi, infatti, era la Regina accompagnata dai suoi cavalieri, Sergio Mancinelli, Mauro Micheloni e dalla sua dama di compagnia Anna Pettinelli. E per un’altra conduzione ad appannaggio totalmente femminile si dovrà aspettare il 2001 con Raffaella Carrà. E quell’edizione è passata alla storia anche per i primi posti in classifica: quell’anno trionfò Elisa, seguita da Giorgia, mentre in quinta posizione si piazzò Paola Turci. Insomma, una top five diversa rispetto a quella di Sanremo 2023.

Hanno avuto poi il loro spazio da soliste anche Simona Ventura nel 2004 e Antonella Clerici nel 2010. Insomma, solo cinque donne hanno rivestito il ruolo di conduttrici principali dell’evento. Dal 2010, infatti, la conduzione è virata di nuovo verso volti maschili, a conferma della sproporzione tra il numero di conduttrici e conduttori del Festival. Ma cosa dire invece dei vincitori? La prima edizione di Sanremo nel 1951 è stata vinta da Nilla Pizzi, così come la seconda.

Ma su 73 edizioni, le volte in cui hanno trionfato donne cantanti da sole sono solo 21, se non si contano ovviamente i gruppi o i duetti, come quello di Anna Oxa e Fausto Leali o ancora Ron e Tosca, giusto per fare qualche esempio. L’ultima vittoria di una cantante donna è stata nel 2014 con Arisa che ha trionfato con la sua delicata “Controvento”.

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