Piramide di Cheope, spunta il corridoio segreto | La nuova scoperta sorprende tutti

I ricercatori hanno scoperto un corridoio all’interno della Piramide di Cheope, la più datata delle 7 meraviglie del mondo antico.

Tra i monumenti antichi più affascinanti al mondo ci sono sicuramente le piramidi, tanto che ancora oggi le costruzioni egizie sono avvolte da un alone di mistero che le rende ancora più accattivanti per scienziati e visitatori. Tra le piramidi più famose c’è ovviamente la Piramide di Cheope, conosciuta anche come Grande Piramide di Giza o Piramide di Khufu, la più antica e più grande delle tre piramidi principali della necropoli di Giza. La Piramide è la più antica delle sette meraviglie del mondo antico ed è anche l’unica arrivata fino ai giorni nostri non in stato di rovina.

Piramide di Cheope scoperta
Nuova scoperta nella Piramide di Cheope – Newnotizie.it

La notizia di queste ultime ore è che è stato scoperto un nuovo dettaglio all’interno della Grande Piramide di Giza che ha già catalizzato l’attenzione degli studiosi e ovviamente anche dei fan delle piramidi egizie.

Come riportato anche dal sito Newscientist, infatti, è emerso un corridoio finora nascosto, sepolto in profondità nella Piramide di Cheope e risalente a circa 4500 anni fa. Il corridoio è stato mappato nel dettaglio per la prima volta e i ricercatori hanno anche dato un’occhiata all’interno utilizzando una telecamera endoscopica. In realtà, come ricordano anche gli stessi studiosi, il corridoio è stato scoperto per la prima volta nel 2016: finora è risultato impossibile accedervi per paura di rovinare l’intero monumento.

La tecnica usata per ‘vedere’ il corridoio: tutti i dettagli

Per svariati millenni la Grande Piramide di Giza – realizzata intorno al 2560 a.C. durante il regno del faraone Khufu – è stata la struttura più alta del mondo realizzata dall’uomo con i suoi 146 metri.

Il corridoio della Piramide di Cheope
Scoperto un nuovo corridoio dentro la Piramide di Cheope: la tecnica usata – Foto ANSA – Newnotizie.it

Utilizzando una tecnica chiamata radiografia muonica a raggi cosmici sviluppata dagli accademici dell’Università di Nagoya, in Giappone, un team internazionale di ricercatori è stato in grado di confermare che il corridoio è lungo 9 metri, con una sezione trasversale di circa 2 metri per 2 metri. La radiografia muonica a raggi cosmici traccia il livello dei muoni che passano attraverso la piramide. Queste particelle sono una forma naturale di radiazione derivante dai raggi cosmici, che vanno a bombardare costantemente la superficie terrestre.

Sfruttando questa tecnica, i ricercatori utilizzano rilevatori di muoni posizionati in vari punti attorno al monumento. I muoni sono parzialmente assorbiti dalla pietra utilizzata per costruire le piramidi: va da sé che con questo metodo i ricercatori riescono ad identificare le cavità all’interno della struttura. Questo approccio è stato utilizzato per mappare le strutture interne delle piramidi dal 1971, quando venne utilizzato per la prima volta a Giza.

Il sospiro di sollievo del ricercatore: “Non mi sarebbe piaciuto…”

“Ci siamo resi conto che era così vicino alla superficie da rendere possibile un’endoscopia”, afferma Sébastien Procureur dell’Università di Paris-Saclay, in Francia. I ricercatori hanno pertanto inserito una piccola telecamera, simile a quelle utilizzate nelle procedure mediche, in modo tale da ottenere la prima visione del corridoio dopo migliaia di anni.

“Sapevamo che la cavità era lì, ma ovviamente è completamente diverso quando riesci a vederla – ha aggiunto Procureur – È stato strano”. Il ricercatore ha poi detto di sentirsi sollevato dal fatto che la cavità fosse vuota: “Non mi sarebbe piaciuto partecipare all’apertura di una tomba”.

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