Le proprietà nutrizionali del pangasio e il suo ruolo nella dieta

Il Pangasio è un pesce che si sta ritagliando uno spazio importante anche presso le tavole delle famiglie italiane. Pur non essendo ancora molto noto, ha tutte le caratteristiche giuste per diventare un grande protagonista delle nostre cucine. La sua carne bianca, con una quasi totale assenza di lische, è molto morbida e ha un gusto delicato e leggero. Inoltre, le sue proprietà nutrizionali si incastrano alla perfezione in una dieta bilanciata e ricca di sostanze positive per l’organismo. Oggi, dunque, ci concentreremo proprio su queste ultime, scoprendo perché il pangasio può diventare un importante alleato per la nostra alimentazione.

Pangasio: le proprietà nutrizionali

Il pangasio è un pesce d’acqua dolce che, oltre ad avere un sapore delizioso, può diventare una preziosa risorsa per la salute del nostro organismo, e le sue proprietà nutrizionali lo confermano. Non a caso, è noto soprattutto per il suo elevato contenuto di vitamine del gruppo B (B12 in particolare) e del gruppo D. Tali elementi sono fondamentali, ad esempio, per il benessere della pelle e per il rafforzamento delle nostre difese immunitarie. Inoltre, le vitamine del gruppo B facilitano anche l’assimilazione dei nutrienti che assumiamo tramite l’alimentazione.

Il pangasio si fa notare anche per via della presenza degli acidi grassi polinsaturi Omega 3, essenziali per la salute della circolazione e del cervello. Inoltre, aiutano a ridurre le infiammazioni, a mantenere il cuore in buona salute e a prevenire le malattie cardiovascolari.

Ma i benefici a livello nutrizionale del pangasio non si fermano qui. È infatti ricco di minerali fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo, come lo iodio, il selenio e il fosforo. Lo iodio svolge un ruolo fondamentale per la salute della tiroide, mentre il selenio aiuta a proteggere le nostre cellule dallo stress ossidativo. Il fosforo, invece, fa bene alle ossa, ai denti, alla regolazione del pH e alla trasformazione in energia del cibo.

Il pangasio e il suo ruolo nella dieta

Il pangasio è un pesce dal basso contenuto calorico, dunque è ideale per chi ha intenzione di abbracciare una dieta sana ed equilibrata, ma senza rinunciare al gusto. Questo pesce, fra le altre cose, aiuta a raggiungere velocemente il senso di sazietà. Naturalmente un regime alimentare corretto dovrebbe bilanciare l’assunzione di diversi alimenti: non a caso, gli esperti consigliano di consumare il pangasio (e in generale il pesce) 2 o 3 volte ogni 7 giorni, con porzioni da 150 grammi.

Per quel che riguarda la composizione, il Professor. Luca Piretta, Gastroenterologo e Nutrizionista dell’Università Campus Biomedico di Roma, ci dice che “La composizione del pangasio si caratterizza per una elevata quantità di acqua (80-85%) con un apporto calorico nettamente al di sotto di quello di altri pesci (80Kcal) e questo lo rende un alimento ideale per le persone che devono seguire un regime ipocalorico (..). Il profilo lipidico è caratterizzato da un ridotto contenuto di grassi (1,8-2,2 g), ma con discreto apporto di acidi grassi Omega 3.”

Ricette con il pangasio

Quali sono le ricette più apprezzate con il pangasio? Molte famiglie amano cucinarlo in padella, con un soffritto a base di cipolla e di prezzemolo. Piace molto la cottura alla piastra, per ottenere una doratura più invitante del pesce, o la cottura al forno, perfetta con un accompagnamento di erbe aromatiche o di patate novelle. Infine, promossi a pieni voti anche i capperi, le olive e i pomodorini.

Da dove viene il pangasio?

Abbiamo parlato del pangasio, delle proprietà nutrizionali di questo pesce e del suo uso in cucina, ma è normale chiedersi a questo punto da dove provenga?

Il pangasio che troviamo in commercio è per lo più proveniente da allevamenti, nella maggior parte dei casi nel Sud Est Asiatico. Questo pone l’accento su un’altra questione importante rispetto alla provenienza del pesce: gli allevamenti infatti non sono tutti uguali, ma anche per questa specie, come per altre allevate (Salmone, Orata, Branzino ad esempio) ci sono rassicurazioni sulla sicurezza.

A tal fine, è bene acquistare solo pesci provenienti da allevamenti certificati ASC. Cosa significa?

ASC (Aquaculture Stewardship Council) è un’organizzazione no profit che, a livello internazionale, g Garantisce e certifica la sostenibilità e la sicurezza degli allevamenti in acquacoltura. Per poter ottenere tale certificazione, gli allevamenti e tutta la filiera devono ovviamente rispettare alcuni requisiti legati alla sostenibilità ambientale, che al benessere animale, sicurezza alimentare ed in generale tutela delle comunità locali. Per esempio, gli allevamenti certificati ASC tutelano il benessere animale e devono eseguire un periodico e costante monitoraggio delle acque, garantire l’adeguato spazio per i pesci e hanno forti restrizioni nell’uso di antibiotici ed additivi. Rigide regole sono previste anche per quel che riguarda l’alimentazione degli esemplari allevati, per i livelli di alcune sostanze nell’acqua e per il trattamento delle malattie dei pesci e la loro prevenzione.
Inoltre, sono da rispettare specifiche indicazione per minimizzare l’impatto sull’ecosistema locale e per evitare di alterare gli equilibri ambientali.  Infine devono essere garantite condizioni di lavoro adeguate per i dipendenti, regolamentando salari ed orari di lavoro

Dalla tavola alla salute, il passo è breve e ASC vigila proprio in tal senso, garantendo che sulle nostre tavole arrivi solo pesce sicuro, oltre che sostenibile per il pianeta.

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